martedì 30 marzo 2010

Grazie, ma non è finita qui


Nel pomeriggio sono passata dal mio carrozziere di fiducia per ritirare la mia auto che ho consegnato alle sue amorevoli cure dopo un anno e mezzo che giravo con una fiancata da non guardare. Ovviamente non era pronta ma ho avuto rassicurazioni sul fatto che per le 20 sarei tornata in possesso del mio cocchio. Così mi faccio accompagnare a casa e alle 19:30 esco per dedicarmi a questa passeggiata di mezz'ora alla volta della carrozzeria.
Mentre camminavo sul ponte del Po osservavo i miei passi e di sfuggita vedevo l'acqua verde-salvia che scorreva più in basso.
Provavo a stimare quanti passi avrei dovuto compiere per giungere alla mia meta e più pensavo alla distanza che dovevo ancora coprire, più questa diminuiva sotto il ritmo incalzante del mio camminare frettoloso.
Allora ho ripensato a questa splendida canzone, al ritornello che dice "poco a poco noi ti abbiamo dato ciò che hai sempre sognato, poco a poco i desideri della tua vita sono lentamente diminuiti" e al cammino che mi aspetta per poter dire un giorno di aver fatto qualcosa per diminuire i desideri della mia gente.
Little by little... poco a poco... senza fermarsi, continuando a camminare, a crescere, a fare, ad ascoltare ma non da sola. La canzone parla chiaro. NOI ti abbiamo dato ciò che sognavi...
Ecco perché oggi si ricomincia. Si ricomincia per ringraziare adeguatamente tutti quelli che mi hanno dato fiducia e mi hanno sostenuta, si ricomincia per non buttare nel cesso quanto di buono si è fatto e si ricomincia perché sono certa che poco a poco le cose possano cambiare se c'è qualcuno che vuole cambiarle.

venerdì 26 marzo 2010

Voto utile


In questi giorni, alcune persone mi hanno contattata via mail motivando la decisione di votarmi presa leggendo le pagine di questo blog.

Per prima cosa vorrei ringraziarli, non tanto per la preferenza che mi accorderanno ma per il fatto di avermelo voluto dire, di aver cercato un contatto con me, indipendentemente da quello che sarà il risultato di queste elezioni. Auspico che già da martedì, con queste persone, si possa intraprendere un percorso comune sul progetto politico che, in modo un po' inusuale, ho voluto illustrare in questo mese di post.

Una delle costanti (che ho ritrovato anche nelle mail arrivatemi) che da anni hanno reso faticose le poche vittorie della sinistra e brucianti le tante sconfitte è l'astensionismo.

Oggi non voglio dire perchè penso sia saggio votare SEL ma voglio piuttosto ricordare ai tanti che di votare proprio non hanno più voglia, il perchè votare "sinistra" sia di fondamentale importanza in questa tornata elettorale.

Veniamo da due anni di governo in cui il Parlamento è stato totalmente delegittimato. La funzione legislativa è passata nelle mani del Governo che attraverso decreti legge su cui viene chiesta la fiducia, ha impedito al Parlamento di "adoperarsi" quantomeno nella conversione degli stessi in leggi precludendo la possibilità di modifica in fase di dibattimento.

L'opposizione si è mostrata incapace di arginare l'operato della maggioranza e giace più o meno impotente in un limbo tra il "vorrei ma non posso" e il "non vorrei e non me lo sogno nemmeno di farlo".

L'unica "istituzione" che in qualche modo ha contenuto i danni che potenzialmente sarebbero potuti venire da una piena applicazione del programma di governo, è la conferenza Stato-Regioni.

Per sua sorte avversa, l'attuale maggioranza si trova a dover fare i conti con una "Presidenza Rossa" espressione del fatto che le Regioni italiane sono in prevalenza governate dal centro-sinistra.

Se pensiamo al ridimensionamento del "Piano-casa", all'opposizione al ritorno immediato al nucleare, non possiamo che ringraziare la divina provvidenza (o meglio l'elettorato di sinistra che alle passate regionali ha votato).

In questa fase, con due anni di governo da affrontare prima dell'anno "elettorale", se sfumasse questa situazione di "bilanciamento" tra le forze, non ci sarebbe più modo di contenere la deriva del Paese.

Per questo motivo non faccio un appello affinchè votiate me o chiunque sia candidato nelle vostre Regioni nelle liste del mio movimento-partito ma vi chiedo di votare per sostenere quantomeno il candidato Presidente di centro-sinistra.

Ve lo chiedo perché il voto utile non è quello dato a un partito piuttosto che a un altro ma è quello dato a un modo di coniugare la politica, a sostegno delle persone e non delle imprese, a favore delle energie rinnovabili e non del nucleare, che vuole preservare l'ambiente e non sfruttarlo, che investe sulla formazione e sull'istruzione e non taglia loro i finanziamenti, che si batte perché i servizi siano pubblici ed efficienti e non privati e costosi.

Il "non voto" non è una protesta, è un suicidio.

giovedì 25 marzo 2010

Io, nel bene e nel male

Rinnovo i ringraziamenti a Filippo e Roberto di "The Germano Connection". Non so come abbiate fatto ma non sembro neanche troppo in imbarazzo davanti alla telecamera!

mercoledì 24 marzo 2010

Diritti consapevoli

Un po' di mesi or sono mi sono trovata a "discutere" di diritti con un mio coetaneo su FB. Avevo pubblicato un post che esprimeva il mio pensiero laico in materia di unioni di fatto e matrimoni tra omosessuali.
Questo amico contestava la mia posizione sostenendo che non fosse pensabile che il parlamento perdesse tempo a legiferare su materia d'interesse di una stretta minoranza dei cittadini. Gli feci notare che molto spesso il parlamento legifera su argomenti di interesse collettivo partendo dalle istanze di cerchie ristrette di persone come ad esempio in materia di diritto della famiglia. Portai l'esempio della legge sul divorzio, elaborata e promulgata dietro la spinta di interessi "borghesi", in un contesto sociale ancora fortemente legato alle istituzioni religiose. L'esigenza di una normativa che regolamentasse la cessazione di un matrimonio non era una necessità comune a tutti gli italiani ma poter sciogliere il proprio legame famigliare era un diritto che acquisivano tutti gli italiani. Stessa cosa valeva per l'interruzione volontaria di gravidanza che non implicava che ogni donna avrebbe fatto uso del diritto di abortire ma che permetteva a quelle donne che avessero scelto di farlo, di agire nel rispetto di loro stesse e della legge.
Non ricordo esattamente come ma si finì a discutere di laicità dello stato e il mio interlocutore se ne uscì con questa affermazione: "La costituzione sancisce che l'Italia è uno Stato cattolico e quindi deve difendere la Chiesa. Ora, tralasciando la mia reazione ai limiti di una crisi epilettica, risposi citando testualmente l'articolo 7 della Costituzione: "Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale."
Alla mia replica non seguì nessuna risposta.
Spettatore di questa "disputa" fu il mio collega poco più che ventenne che osservava perplesso chi vi scrive, incredulo davanti al fatto che conoscessi relativamente bene il testo fondamentale della nostra Repubblica. A quel punto uscì fuori la mia indole di "maestrina" e posi la domanda peggiore che si possa fare a un "giovane": "Ti ricordi cosa dice l'articolo uno della Costituzione? Dai, non è difficile...". Silenzio.
Per prendere la patente devi superare un esame teorico in cui dimostri di conoscere le regole del gioco e uno pratico in cui applichi quelle regole. Per essere assunto superi l'esame di un colloquio in cui enunci quali sono le tue attitudini e poi un periodo di prova in cui dimostri di poter svolgere una determinata mansione.
Lo so che il voto è un diritto ma qualche volta vorrei che fosse accessibile secondo metodi un po' più "selettivi" che il semplice raggiungimento della maggiore età.
L'ideale sarebbe che arrivato al diciottesimo compleanno, ogni italiano avesse una "formazione sociale" tale da permettergli di votare in coscienza.
Anche lavorare è un diritto ma mica puoi progettare un ponte se hai studiato chimica.
Non sto dicendo che dovrebbero votare solo i cittadini che si interessano di politica ma non mi dispiacerebbe che la tessera elettorale fosse rilasciata dopo aver superato un breve "quiz" di educazione civica.
Forse, in questo modo, si otterrebbe un doppio risultato, quello di avere una popolazione più consapevole e quello di avere dei governanti più capaci.

martedì 23 marzo 2010

Carta stampata 2


Il Monferrato 23-03-2010

Da domani si torna a scrivere seriamente.

domenica 21 marzo 2010

Non solo nero su bianco

Grazie agli amici di "The Germano Connection" per avermi chiesto di realizzare questo video.




(scusate lo sbattacchiamento di neuroni iniziale ma mi si erano inceppati dentro la scatola cranica ;-) )

sabato 20 marzo 2010

Eco-conti

Oggi sono stata folgorata da un pensiero così semplice da lasciarmi sconcertata: sono esattamente quattro mesi e mezzo che non stiro!
Ok, di per se la cosa non è molto qualificante ma dietro a questa verità assoluta ci stanno un paio di ragionamenti laterali.
Il primo è che, se impari a scegliere come vestirti e stendi gli indumenti con un minimo di cognizione, puoi lasciare il ferro da stiro nel ripostiglio e risparmiarti almeno un'ora alla settimana per fare qualcosa di più piacevole come leggerti qualche pagina di un buon libro.
La seconda è che, per quanto un ferro da stiro non consumi una quantità di corrente elettrica stratosferica, quattro ore di mancato utilizzo in un mese sono un bel risparmio sia dal punto di vista economico che "ecologico".

Gironzolando sul web mi sono imbattuta in questo sito che ha un eco-contatore che permette di valutare il proprio impatto ambientale e ho deciso di verificare quanto costo all'ambiente.

Questi i risultati:

La mia routine (andare al lavoro in auto, farmi qualche giro in moto, lavarmi, lavare, cucinare e mangiare):
NB: niente consumo di acqua in bottiglia perchè bevo quella del rubinetto.


L'attività politica sulla regione (ho considerato Torino come media chilometrica e stimo circa un viaggio ogni 2 settimane):



Attività politica sulla provincia (questa volta la media chilometrica è stimata su Novi Ligure con una frequenza settimanale):



A conti fatti devo all'ambiente annualmente: 321.75 + (1.80 x 26) + (1.35 x 52) = 438.75 euro di investimenti sulla riforestazione.

Diciamo che, siccome voglio stare dalla parte della ragione, ho deciso di azzerare il mio impatto ambientale investendo per un anno 40 euro mensili nel progetto di riforestazione dei nostri parchi e cercherò, nel frattempo, di diminuire il mio impatto ambientale, giusto per non essere "ecologisti" solo a parole.
Tra un anno farò un nuovo bilancio e se sarò stata brava avrò risparmiato le risorse ambientali e soprattutto un pezzo del mio stipendio e in questo caso più che mai "pecunia non olet".