mercoledì 17 marzo 2010

Congiuntivo imperfetto


Se il mondo fosse perfetto non ci sarebbe bisogno del volontariato perché lo Stato tutelerebbe i propri cittadini e garantirebbe loro servizi appropriati alle loro esigenze.
Ma nel nostro mondo imperfetto il volontariato è per molti versi la chiave di volta che sorregge interi sistemi di servizi.
Dalla tutela dei diritti, alla salvaguardia dell'ambiente, al supporto socio-sanitario, alla sicurezza, molti dei servizi che dovrebbero essere prerogativa di uno Stato efficiente vengono demandati ad associazioni di volontari che decidono di dedicare una fetta del proprio tempo e delle proprie risorse economiche al prossimo.
Per certi aspetti, pensare che lo spirito altruistico nel nostro paese sia ancora abbastanza sviluppato da fare in modo che continuino ad esistere associazioni di volontariato, è rassicurante ma ci si deve domandare quanto ancora potrà durare.
Il modello sociale che sta prendendo piede è di segno totalmente opposto ed è schematizzato in modo molto efficace in una canzone (ah, che bella la nostra tradizione delle canzoni di denuncia) che sostiene la teoria per la quale "l'uomo forte si nutre del debole che poi sul debole a sua volta si vendica".
L'animale sociale "uomo" spinto all'esasperazione, come ogni altra bestia, dimentica la solidarietà tra simili e si adatta alla legge della giungla in cui solo il più forte sopravvive e ognuno pensa per se.
Il volontariato non è una dote innata che alcuni hanno e altri no ma è frutto di una miscela di sensibilità individuale e condizione sociale.
E' possibile immaginare che una ragazza che si paga da sola l'università facendo la cameriera in un pub, obbligata a dedicare tutto l'impegno possibile allo studio per essere certa di passare tutti gli esami al primo appello visto che ogni fallimento significa ulteriore denaro che dovrà spendere per conseguire la laurea, si ritagli qualche ora alla settimana per andare a fare la spesa per l'anziana signora del palazzo che ha difficoltà a camminare?
E' possibile immaginare che un giovane uomo, costretto a svolgere un doppio lavoro per mantenere la sua famiglia e pagare l'asilo del figlio, decida di sfruttare il suo "tempo libero" per attività diverse dal riposo?
Il volontariato è nato sul terreno fertile di una condizione sociale generalmente discreta ma rischia di appassire per mano di chi ad esso ha delegato con superficialità molti dei propri doveri.
La destrutturazione dello stato sociale ha innescato un circolo vizioso per cui, man mano che la richiesta di assistenza e tutela aumenta, la risposta si fa meno organizzata e tempestiva.
Porsi delle domande è l'azione migliore che un politico possa compiere. Io lo faccio quotidianamente e le stesse domande a cui cerco una risposta, le pongo a chi mi sta intorno.
Quale tra la costruzione di un ponte che colleghi Calabria e Sicilia inondando le tasche della criminalità organizzata di denaro e l'investimento di risorse per sostenere i cittadini a reddito più basso è la Grande Opera?
Io un'idea ce l'ho ma si sa, noi di sinistra abbiamo certe fissazioni del tipo che il benessere della gente conta più degli interessi economici di certi imprenditori.
E comunque, sai quanta gente ci sta sotto un ponte lungo cinque chilometri?

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