giovedì 4 marzo 2010

Scienza e coscienza

"È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio" Albert Einstein
Posseggo una formazione scientifica, sono figlia della razionalità e dell'analisi e per questo, quando mi trovo a ragionare sull'etica della ricerca, spesso mi trovo a sostenere posizioni dissimili da quelle che ci si aspetterebbe da un politico di sinistra.
Il tema è delicato, complesso e controverso ma non per questo va ignorato.
Parliamo di ingegneria genetica. Le applicazioni sono molteplici e, sfortunatamente, a far notizia sono quasi sempre quelle più allarmanti o "inutili". Se chiedo a chi mi sta leggendo di dirmi qual è il primo pensiero che associano a questa disciplina scientifica, la stragrande maggioranza risponderà citando "la pecora Dolly" o "la soja transgenica". Tralasciando la discussione sulla dubbia utilità di clonare organismi animali, chiedetevi quanto conoscete in realtà sull'argomento. Sapete che l'aumento della resa ottenuta tramite la coltivazione di varietà OGM ha sfamato persone che altrimenti sarebbero morte per malnutrizione? Sapete che combattiamo una delle malattie del secolo, il diabete, grazie all'insulina prodotta da un OGM? Sapete che altri OGM possono essere impiegati per la produzione di biocombustibile da scarti di lavorazioni agricole? Lo sapete che al fianco dei vaccini contro la pertosse e contro l'epatite B, già prodotti tramite l'utilizzo di OGM, si stanno sperimentando vaccini OGM-made contro l'AIDS e contro il cancro?
Questi sono solo alcuni esempi ma se volete avere un'idea di cosa davvero significhi OGM, non limitatevi a pensare al pomodoro modificato con il gene di un pesce artico (tanto millantato ma per colpire emotivamente ma che, per dovere di cronaca, riferisco essere stato uno splendido fallimento che non è mai uscito al di fuori dei laboratori dove è stato "costruito" e "testato").
Non sostengo che l'ingegneria genetica abbia la risposta a tutti i problemi del mondo ne tanto meno che tutte le sue applicazioni siano esenti da rischi per la salute dell'uomo e del pianeta ma da lì a demonizzare una disciplina scientifica con tante potenzialità, mi sembra che possa esistere una posizione di compromesso.
La storia ci ha insegnato ad essere giustamente diffidenti davanti alle scoperte che annunciavano una rivoluzione tecnica eclatante (dall'energia nucleare all'utilizzo dell'amianto in edilizia agli erbicidi nell'agricoltura per citarne solo alcuni) ma credo che l'approccio fondato sul pregiudizio con cui molti politici parlano di bioingegneria, sia irresponsabile e ottuso.
In questo post ho voluto utilizzare la parola OGM in modo ridondante, ripetendolo alla nausea, rifacendomi mentalmente a un passaggio di un libro, trasposizione letteraria di uno spettacolo teatrale, che tratta un argomento totalmente diverso.
Sto parlando di "I monologhi della vagina" di Eve Ensler.
Se volete scoprire il perchè di quest'associazione mentale, leggete, informatevi, come dovreste fare anche prima di decidere quale posizione tenere relativamente al tema di riflessione che ho voluto introdurvi.
A presto.

2 commenti:

  1. Carissima, vero che mais e soia possono potenzialmente sfamare popolazioni indigenti, hai omesso però di ricordare che sono sementi da ricomprare ogni volta dalle multinazionali che le producono, perchè i frutti di quei semi non danno semi che potranno riprodursi...
    Lo sapevi, vero?

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  2. Luka, volevo solo ricordarti che la tecnica dell'ibridazione delle sementi non è nata con l'ingegneria genetica ma risale ai tempi in cui le selezioni delle varietà si facevano ancora per mezzo di incroci. I pomodori che da anni seminano i miei genitori nel loro orto sono eccellenti e "naturali" ma ibridi. Di sicuro questa è una delle criticità dell'utilizzo delle sementi OGM ma così come c'è stata in passato vigilanza da parte degli organi preposti in modo da impedire l'aumento dei prezzi delle sementi ibride, è pensabile che i prezzi delle sementi transgeniche subiranno una calmierazione costante per impedire il lucro sulla fame di interi paesi.

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