sabato 20 marzo 2010

Eco-conti

Oggi sono stata folgorata da un pensiero così semplice da lasciarmi sconcertata: sono esattamente quattro mesi e mezzo che non stiro!
Ok, di per se la cosa non è molto qualificante ma dietro a questa verità assoluta ci stanno un paio di ragionamenti laterali.
Il primo è che, se impari a scegliere come vestirti e stendi gli indumenti con un minimo di cognizione, puoi lasciare il ferro da stiro nel ripostiglio e risparmiarti almeno un'ora alla settimana per fare qualcosa di più piacevole come leggerti qualche pagina di un buon libro.
La seconda è che, per quanto un ferro da stiro non consumi una quantità di corrente elettrica stratosferica, quattro ore di mancato utilizzo in un mese sono un bel risparmio sia dal punto di vista economico che "ecologico".

Gironzolando sul web mi sono imbattuta in questo sito che ha un eco-contatore che permette di valutare il proprio impatto ambientale e ho deciso di verificare quanto costo all'ambiente.

Questi i risultati:

La mia routine (andare al lavoro in auto, farmi qualche giro in moto, lavarmi, lavare, cucinare e mangiare):
NB: niente consumo di acqua in bottiglia perchè bevo quella del rubinetto.


L'attività politica sulla regione (ho considerato Torino come media chilometrica e stimo circa un viaggio ogni 2 settimane):



Attività politica sulla provincia (questa volta la media chilometrica è stimata su Novi Ligure con una frequenza settimanale):



A conti fatti devo all'ambiente annualmente: 321.75 + (1.80 x 26) + (1.35 x 52) = 438.75 euro di investimenti sulla riforestazione.

Diciamo che, siccome voglio stare dalla parte della ragione, ho deciso di azzerare il mio impatto ambientale investendo per un anno 40 euro mensili nel progetto di riforestazione dei nostri parchi e cercherò, nel frattempo, di diminuire il mio impatto ambientale, giusto per non essere "ecologisti" solo a parole.
Tra un anno farò un nuovo bilancio e se sarò stata brava avrò risparmiato le risorse ambientali e soprattutto un pezzo del mio stipendio e in questo caso più che mai "pecunia non olet".

2 commenti:

  1. Mannaggia Pamela, ho trovato una cosa per cui mi dispiace non abitare oggi in Piemonte...ed è quella di non poterti votare!
    Sempre bello quello che scrivi, di spessore, credo che tu rappresenti in pieno molte di quelle persone che non si sentono rappresentate per nulla dalla politica attuale.
    Mi è piaciuto molto l'esempio del ferro da stiro, e dei vantaggi che si possono avere dal non usarlo stendendo i panni nel modo giusto! Te lo dice uno che ha abitato da solo per tanti anni :-)
    Anche se vivo vicino Roma e non so ancora chi votare, ti auguro di cuore di farcela! Penso che ne guadagneremmo tutti.
    A rileggerti presto, ciao
    Nico

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  2. Io dovrò compensare un pò meno di te.
    Ma solo perchè non sono in campagna elettorale, uso mezzi pubblici e non stiro da 5 anni ;)

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